Raccolta by Life in Travel
33 Tour
131:22 h
1.477 km
16.280 m
Da casa all'Italia meridionale seguendo cammini, strade secondarie, sterrate e vie improvvisate. Un viaggio pieno di colori, santi e borghi
Dal lago d'Iseo percorriamo la ciclovia del Cherio che ci porta fuori dalla Val Cavallina. Per avvicinarci al fiume Serio seguiamo strade secondarie tra i paesi pedemontani come il grazioso Costa di Mezzate. Un volta giunte sul fiume sarà piacevole cimentarsi nel percorso facile sterrato in direzione…
A Romano c'è la nebbia e l'umidità della pianura padana ci fa battere i denti. Su strade secondarie, banchi bianchi e il ritorno del sole, percorrendo la ciclabile sterrata dei Navigli Cremonesi giungiamo nella città delle tre T.
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La terza tappa lascia la città delle 3 T per seguire il Po lungo strade secondarie, facili sterrati e il volo degli uccelli acquatici. La giornata terminerà poco prima di Viadana, lungo il corso del principale corso d'acqua d'Italia
Da Viadana si segue ancora il Po per poi deviare su strade secondarie verso Reggio Emilia e la provincia con le sue belle colline. I tratti pianeggianti prevalgono ancora, ma inizia ad esserci qualche piccola asperità da superare
Dalle colline di Maranello si scende nuovamente nella piana imboccando per un tratto suggestivo la vecchia ferrovia che collegava Modena a Vignola. Con la ciclabile prima e poi strade secondarie poi si entra a Bologna
Da Bologna si segue la tangenziale delle biciclette per poi uscire dalla grande città in direzione sud-ovest. Le località della provincia si susseguono una all'altra contornate a Occidente dalle colline che precedono l'Appennino.
Strade secondarie lasciano la pianura per regalarci qualche piccola altura. Faenza e Forlì sono due piacevoli cittadine dove fermarsi a mangiare o a bere un caffè in piazza, nel tiepido sole invernale. Dalla periferia di Cesena poi si lascia definitivamente la piana per iniziare ad avvicinarsi all'Appennino…
La prima vera tappa collinare (scarica però visto che Miky mi sta seguendo con il furgone e si è preso Nala e i bagagli ) mi porta al colle del Barbotto (pendentissimo!!!), una salita amata da Pantani, per poi proseguire verso il cuore appenninico e il borgo di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo
Da Badia Tedalda un ultimo sforzo ci porta al passo di Viamaggio dal quale si scende a Sansepolcro. Dalla località, da cui passa il Cammino di San Francesco, si arriva presto a Città di Castello, in Umbria
Il viaggio prosegue inoltrandosi nel cuore dell'Umbria, su sterrati inaspettati nel silenzio delle colline dove vivono cinghiali, volpi e lupi. Querce e roverelle in abiti invernali accompagnano il nostro lento incedere verso Pieve de' Saddi prima e la piacevole Pietralunga poi per un finale di tappa…
Abbiamo ormai iniziato a percorrere il Cammino di San Francesco (Nord) che in questi giorni troverai completo su lifeintravel.it e i paesi con chiese romaniche e antiche tradizioni si susseguono uno dopo l'altro. In questa 11°tappa da Pietralunga con la torre longobarda e la focaccia super buona, raggiungeremo la bella Gubbio!
Il cammino del nord di San Francesco termina ad Assisi ma prima di arrivarci risaliremo le colline di Gubbio e passeremo da Valfabbrica per poi salire in città lungo la strada asfaltata.
Da Assisi seguiamo la strada degli ulivi che si mantiene in collina fino a Spello, il grazioso borgo medievale tra la cittadina di San Francesco e Foligno. Da Spello proseguiremo in pianura fino a Foligno, su strade secondarie e senza traffico.
Tappa pianeggiante - a parte l'ascesa a Trevi per chi volesse visitarla. Noi optiamo per proseguire lungo la ciclabile sterrata nella piana godendoci la vista su Trevi. Tappa breve per recuperare le energie dopo i giorni passati sul Cammino del nord.
Tappa davvero bella con visita a Spoleto, percorrenza della vecchia ferrovia Spoleto - Norcia fino a Sant'Anatolia di Narco e divertente sterrato lungo la Greenway del Nera in direzione della cascata delle Marmore. Ascesa finale alla splendida abbazia di San Pietro in valle.
Visite di borghi, passeggiate e panini con la porchetta. Arrone, Ferentillo e la Cascata delle Marmore e una salita finale folle verso il lago di Piediluco per usufruire dell'ospitalità pellegrina di Don Lorenzo nella piccola frazione di Terni.
Dal paese di Lucio Battisti e Attilio Colombo rimaniamo sui saliscendi collinari che sono punteggiati di strade secondarie. Passiamo da Rieti e poi proseguiamo lungo il Cammino godendoci l'autenticità dei luoghi fino a Castel Tora, sul lago artificiale creato in epoca fascista. Un luogo fiabesco.
Faticoso. Da Castel Tora dove aver costeggiato il lago, la traccia inizia a salire su sterrato in direzione di paesi dimenticati dal mondo. La destinazione di tappa sarà Orvinio, vicina ma ci accontenteremo visto il fango.
Da Orvinio una lunga discesa ci porta nella vallata spartiacque. Per raggiungere Subiaco seguiremo una strada secondaria e silenziosa che guadagnerà man mano quota - a tratti anche in maniera brutale.
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